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L'Irlanda
è presente nell'immaginario collettivo quale rappresentazione di un mondo
rurale ormai perduto. Le sue verdi pianure e colline compaiono in film,
romanzi fantasy incentrati su popolazioni celtiche e druidi, rimandando
ad un immagine di pace ed equilibrio con l'ambiente che affascina.
Nella realtà il paese rispetta le aspettative, discostandosi dall'immaginario
solo presso le città industriali e portuali. Sebbene
la natura la faccia da padrona l'Irlanda non è tuttavia un paese adatto
ai lunghi trekking. A tale argomento le guide reperibili in libreria riportano
informazioni fuorvianti.
In esse si parla infatti di molte vie
a lunga percorrenza: la South Leinster Way (35 km), la Kerry Way (214 km),
la Burren Way (35 km), solo per citare quelle da noi percorse in parte.
Nella realtà si scopre, cosa facilmente verificabile visionando le carte
topografiche, che i sentieri sono quasi assenti, si cammina su graziose
stradine di campagna che si snodano tra campi e muretti...sfortunatamente
in gran parte asfaltate, o in dura terra battuta. I sentieri, più frequentemente
le alzaie che costeggiano i fiumi, rappresentano una percentuale esigua
del percorso.
La possibilità di
bivaccare liberamente, chiedendo eventualmente il permesso ai fattori, si
scontra con la reale difficoltà di trovare acqua corrente per bere,
cucinare e lavarsi.
I percorsi escursionistici esistono ed esiste un'ampia produzione di guide
al proposito. Si tratta tuttavia di itinerari da percorrere in uno o
due giorni al massimo, che necessitano di un mezzo di trasporto per essere
raggiunti trovandosi in aree anche piuttosto distanti tra di loro, in
particolare nelle zone montuose. Zone che ricordano moltissimo
le Highlands Scozzesi.
Probabilmente il modo migliore per visitare a ritmo lento l'Irlanda e
muovendosi in bicicletta, come fanno molti.
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