Il fiore secco di bardana come esca per il fuoco
Survival e adattamento all’ambinete sfruttando le risorse che offre: il fiore secco di bardana come esca per il fuoco
Survival e adattamento all’ambinete sfruttando le risorse che offre: il fiore secco di bardana come esca per il fuoco
In condizioni di sopravvivenza ci si deve adattare all’ambiente sfrittando ciò che offre. Sulle spiagge gli egagropili possono rappresentare, se asciutti, una discreta esca per accendere il fuoco
Il Killarney National Park e le aree limitrofe hanno un fascino molto particolare: a differenza dell’ondulata e regolare campagna irlandese in quest’area troviamo un terreno montuoso molto simile alle Highlands Scozzesi.
Indicazioni per visitare la contea di Kerry in Irlanda
Lo scorso anno ho acquistato una giacca di surplus dell’esercito britannico, la Smoke (giacca/camiciotto) Combat, da alcune parti chiamata Smoke CS95, altrove chiamata SAS Smoke Jacket.
Si tratta di una giacca da campo di vecchia concezione realizzata negli anni 80 in cotono e poliestere, nelle percentuali del 50 e 50, in colorazione DPM. Non siamo quindi di fronte a materiali di nuova/recente generazione, traspitranti e ad asciugatura veloce, ma ad prodotto che quando si bagna… si sente ed impiega molto ad asciugare!
Luoghi comuni sull’uso del tourniquet
A metà anni novante acquistai delle calze in “Gore-tex” di surplus militare.
Avendo un 45 di piedi avevo scelto una misura L, ma quando arrivarono scoprii di non riuscire ad indossarle, non riuscivo a far passare il collo del piede. Così le misi da parte e fino a quest’anno sono rimaste in un armadio.
Descrizione e caratteristiche del guscio in gore-tex facente parte del sistema di abbigliamento ECWCS 1a generazione dell’US Army
L’abbinamento sacco a pelo Carinthia Trophen e sacco da bivacco traspirante, in questo caso surplus British Army, per l’ambiente dell’Italia centro meridionale possono rappresentare una valida soluzione per le notti di autunno, inverno e primavera. Vediamo in questo articolo le loro caratteristiche.
Ad inzio anno avevo cercato una pouch che potesse contenere il mio first aid kit in crescita rispetto al passato. La frequantazione del corso TECC 2.0 e di un corso Remote Life Support mi avevano dato nuova consapevolezza su alcune minacce ed alcune azioni che, limitatamente alle capacità acquisite, potevo mettere in atto per salvaguardare me stesso e i miei congiunti durante le attività outdoor, ma non solo.
L’inziale acquisto della Helikon-tex Modular Individual Med Kit Pouch si era rivelato poco adatto a contenere anche solo un IFAK (individual first aid kit). In breve l’avevo strasformata in una tasca per le emergenze minori (boo boo kit) e mi ero dotato di una più capiente Osprey First Aid Pouch in cui inserire il restante materiale, non solo chest seal, garze emostatiche, benda israeliana, ma molto altro.