Helikon-tex Automotive Med Kit Pouch

Helikon-tex Automotive Med Kit Pouch

Ad inzio anno avevo cercato una pouch che potesse contenere il mio first aid kit in crescita rispetto al passato. La frequantazione del corso TECC 2.0 e di un corso Remote Life Support mi avevano dato nuova consapevolezza su alcune minacce ed alcune azioni che, limitatamente alle capacità acquisite, potevo mettere in atto per salvaguardare me stesso e i miei congiunti durante le attività outdoor, ma non solo.

L’inziale acquisto della Helikon-tex Modular Individual Med Kit Pouch si era rivelato poco adatto a contenere anche solo un IFAK (individual first aid kit). In breve l’avevo strasformata in una tasca per le emergenze minori (boo boo kit) e mi ero dotato di una più capiente Osprey First Aid Pouch in cui inserire il restante materiale, non solo chest seal, garze emostatiche, benda israeliana, ma molto altro.

Tuttavia avere due pouch mi era scomodo. Non amo tenere il materiale appeso fuori dallo zaino e quando la sera allo stretto del bivacco realizzato mi serve qualcosa, tirare fuori due pouch è scomodo.
Premetto poi che ogni uno deve scegliere l’equipaggiamento in base alle attività vi svolge ed ai rischi che potrebbe dover fronteggiare. Io non devo svolgo attività combat, una volta che ho a portata di mano il tourniquet ed il resto è facilmente raggiungibile sono contento.

Avevo quindi optato per una pouch più grande. Mi piace molto la linea di zaini medic della Tasmania Tiger, ma anche i più piccoli Medic Assoult Pack da 6 e 15 litri sono veri e propri zainetti a se stanti. L’alternativa poteva essere il Condor Outdoor Pack Insert (22x40x7,6 cm) che mi piace, ma che per l’esigenza del singolo o del piccolo gruppo, considerando di portare solo ciò che so/posso usare, mi pare eccessivo. Probabilmente dovessi un giorno operare professionalmente nell’outdoor lo terrei sicuramente in considerazione anche solo per avere una quantità maggiore di esemplari per singolo prodotto con me.

Decrescendo come volume, ma mantenendomi a qualcosa di più ampio di quanto già avevo, mi ero orientato alla tasca/giberna/pouch da auto della Helikon-tex, denominata Automotive Med Kit Pouch, e finalmente l’ho acquistata.

L’immagine mostra le differenti dimensioni delle tre pouch

La pouch è disponibile in diversi colori grigio, nero, tan, verde, camo, ecc… e si presenta in Cordura 500 dinari con dimensioni 24x21x8 cm. In realtà una volta riempita di materiale l’altezza può arrivare a 11/12 cm.

Sul fronte sono presenti due anelli di cordino rosso (per migliorarne la visibilità) attaccati alle zip YKK ed una maniglia rivestita di tessuto catarifrangente, tessuto che troviamo anche sulla maniglia posteriore e in un piccoli tab, sempre posizionati posteriormente. Inferiormente troviamo invece due flap che coprono due bande di velco che una volta scoperte permettono di attaccare la tasca.. dove si reputa più opportuno.

Una volta aperta la tasca troviamo:

  • una flap rivestita di felcro “femmina” su cui sono attaccate sei basi rimovibili di dimensioni diverse con anelli elastici di ritenzione che possono essere posizionate secondo la propria esigenza. Tutta la flap è rimovibile;
  • il lato interno superiore presenta due tasche a rete con zip;
  • il lato interno inferiore presenta invece tre linee di anelli di ritenzione sovrastate da corde elastiche che possono essere strette tramite chiusure a pulsante.

Altri due anelli elastici sono presenti nel lato di giunzione tra la parte superiore e quella inferiore ed un’ulteriore anello su velcro rimovibile e posizionato lungo la cerniera presso la maniglia. E’ inoltre presente una lunga cinghia che permette di portare la tasca a tracolla.

Ma quanto equipaggiamento si può inserire in questa pouch? Più facile farlo vedere con qualche fotografia che descriverlo:

1. Riempimento della flap centrale velcrata rimovibile:

2. Riepimento delle tasche a rete:

3. Riepimento della parte inferiore munita di elastici:

Concludendo:
A. nella tasca non ci sta tutto, ad esempio i SamSplint restano fuori, ma possono essere posizionato un po’ ovunque, magari lungo il dorso dello zaino, mentre un secondo tourniquet può, ragionevolmente, essere portato allo spallaccio dello zaino, alla cintura, in una tasca dei pantaloni;
B. una volta “farcita” la tasca risulta voluminosa, nel mio caso l’idea è quella di portarla nella “patella” dello zaino, o comunque nella parte superiore in modo che sia accessibile con rapidità.

C. un gruppo di escursionisti impegnato in trekking di più giorni in ambiente remoto potrebbe pobabilmente usarne due, inserendo nel secondo il materiale per le vie aeree, i medicinali, il kit per intevenire su carie, ecc..

Solo il tempo e l’utilizzo mi diranno se questa è la soluzione che fa per me o se, come scoperto con le precedenti, dovrò migrare verso altro.

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